Bruciare calorie, il fitness che aumenta il metabolismo basale

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Per bruciare le calorie al massimo, e quindi aumentare le probabilità di dimagrimento se non si reintegrano subito, escono sempre nuove teorie da parte di dietisti, sportivi, esperti che hanno seguito corsi di nutrizione sportiva o un corso da personal trainer.

Sono tanti gli studi che riguardano il nostro metabolismo e le sue funzionalità, ma soprattutto le interazioni con lo sport. Sia per le prestazioni sportive massimali, sia per chi vuole dimagrire in modo corretto ma velocemente, tramite il consumo calorico.

Il tasso metabolico attivo

Uno dei modi migliori per aumentare il numero delle calorie bruciate si basa sulla misurazione del tasso metabolico attivo, il cosiddetto AMR. Sappiamo che il metabolismo basale influisce sulla perdita di peso, dato il suo valore di calorie minime indispensabili all’organismo per sopravvivere.

Il dato del tasso metabolico attivo, però, misura quante calorie vengono bruciate giornalmente, valutando i livelli di attività fisica, il che è molto più interessante per chi vuole dimagrire.

Il tasso metabolico stabilisce una cifra di calorie da cui poi si possono sottrarre altre calorie, e perdere fino a mezzo chilo in una settimana!

Il metabolismo basale non tiene conto delle calorie relative all’attività fisica, per questo va superato come dato di partenza, con un’attività fisica sempre maggiore che porti il corpo a bruciare sempre più calorie. In particolare tramite sforzi ad alta intensità, seguiti da recuperi non troppo brevi e a bassa intensità. Per calcolare quante calorie si bruciano giornalmente, ad oggi ci sono molte App che stabiliscono un programma personalizzato, per perdere peso e rimanere in forma. Salvatore Aranzulla in questo articolo “App per dimagrire”, suggerisce una guida completa delle migliori App per Ios e Android sia gratuite che a pagamento.

Gli esercizi che sviluppano l’EPOC

I metodi migliori sono quelli dell’esercizio cardiovascolare, gli allenamenti di forza e quelli aerobici combinati. Più si migliora l’intensità dell’allenamento, più si migliora il consumo calorico complessivo medio e si bruciano più calorie durante il training.

Uno dei fattori importanti è dato dal consumo di ossigeno in eccesso dopo l’esercizio, detto anche EPOC, che consente al corpo di bruciare velocemente le calorie, fino a 48 ore dopo l’allenamento!

Acronimo di Excess Postexercise Oxygen Consumption, l’EPOC è detto anche afterburn, e delinea un indice in grado di misurare l’aumento del consumo di ossigeno dopo un’attività fisica di allenamento intensa. Arriva una fase di “debito di ossigeno”, come si diceva in passato, in cui l’organismo non smette di bruciarlo e aumenta il dispendio di energie ovvero di calorie in fase di post-allenamento.

Questo dato può aumentare col tempo il metabolismo basale, RMR, agendo in particolare sul suo incremento tramite il dispendio energetico maggiore, secondo dei meccanismi termici che si attivano in seguito all’attività fisica intensa.

Dopo il training, infatti, sia il dispendio di calorie che l’attività metabolica tornano verso i livelli di riposo iniziali, ma per un tempo abbastanza lungo rimangono più elevati della media. Il livello vari relativamente all’intensità dello sforzo – è un valore proporzionale all’intensità e durata dello sforzo.

Il corpo continua a chiedere ossigeno, in modo maggiore rispetto ai soliti valori, cercando di sostituire l’ossigeno utilizzato dai muscoli, consumato durante l’esercizio fisico e ormai perduto all’interno dell’organismo.

Si va dai 15 minuti alle 48 ore: quindi, più ci si sforza, più durerà il consumo di ossigeno nel tempo, e anche la fase di consumo calorico!