Le lampade al neon, altrimenti dette fluorescenti, sono una scelta intelligente per l’illuminazione di case e uffici.
Installare un neon, però, richiede qualche passaggio da eseguire con attenzione per evitare di danneggiare la lampada: bisogna fare i giusti collegamenti e maneggiare con cautela la lampada, molto delicata.
In questo post vedremo passo passo come installare un neon senza problemi, aiutandoci col supporto del blog di Puntoluce.
Collegare un neon: le varie fasi
Per collegare un neon, sono indispensabili alcuni elementi che permettono il funzionamento della lampada: lo starter, il supporto per lo starter , l’alimentatore reattivo (detto anche reattore), due morsetti per il neon e del cavo elettrico.
Lo starter ha la funzione di interruttore temporizzato: al momento dell’accensione fa passare la corrente per un paio di secondi e apre il circuito.
L’alimentatore reattivo regola l’intensità della corrente alla lampada e l’alimentazione.
Prima di cominciare a collegare il neon, ricordiamoci di staccare la corrente per lavorare in completa sicurezza.
Per prima cosa, i cavi elettrici vanno inseriti nei morsetti del supporto dello starter.
A sua volta, lo starter va alloggiato nel supporto: facciamo combaciare i “piedini” con i fori e poi ruotiamo in senso orario.
Ora colleghiamo i cavi dello starter ai morsetti del neon, facendo attenzione a collegarli in maniera parallela: se colleghiamo il primo cavo in alto a destra, dovremo collegare l’altro cavo che parte dallo starter in alto a sinistra. Ai due morsetti rimanenti del neon vanno collegati il neutro e l’alimentare reattivo.
È il momento di collegare i due morsetti del reattore: uno alla fase del 230 Vac (tensione elettrica in corrente alternata), l’altro al terminale rimasto libero del neon.
Ricapitolando, bisogna collegare due terminali del neon allo starter, uno all’alimentatore (la fase), che poi andrà collegato a sua volta alla presa elettrica, e uno alla stessa presa elettrica.
Dopo aver installato la lampada, riattacchiamo la corrente e vediamo se funziona.
Non dimentichiamo che le lampade al neon vanno maneggiate con delicatezza: stiamo ben attenti a non forzare troppo quando la inseriamo negli alloggiamenti.
Cosa fare se il neon non si accende?
Quando sostituiamo una lampada al neon, la nuova lampada potrebbe funzionare male per vari motivi. Per scoprire qual è il problema, in primo luogo dobbiamo controllare che i collegamenti siano stati fatti bene e che i contatti non siano ossidati.
Se il tubo fluorescente lampeggia ai lati senza illuminarsi, il problema è lo starter, che dev’essere sostituito. Infine, ad essere responsabile del cattivo funzionamento potrebbe essere il trasformatore interno, che si potrebbe essere bruciato.
Qualora ci fosse un problema, dovremmo chiamare un elettricista per controllare il funzionamento di collegamenti e lampada.
Quali sono i vantaggi del neon?
Abbiamo visto come installare un neon, ma sappiamo quali sono i vantaggi legati all’uso di questo tipo di lampada?
In primis, la durata di vita della lampada: dalla 10.000 alle 15.ooo ore. Inoltre, trasformano in luce ben il 20% dell’energia elettrica (rispetto al 4% delle vecchie lampade a incandescenza) e consentono un buon risparmio energetico.
Un altro vantaggio non da poco di questo tipo di lampade è la possibilità di scegliere fra vari colori, caratteristica che ne fa l’ideale per insegne luminose, ambienti di lavoro e per illuminare acquari e altri arredi della casa.