Fattori che influenzano la quotazione dell’oro

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Nonostante la continua diversificazione degli strumenti per il massimo consumo (le valute reali, quelle virtuali e i materiali preziosi in generale), l’oro resta il bene principe di qualsiasi mercato e qualsiasi nazione.

In buona sostanza, dalla scoperta del “prezioso giallo” ad oggi, passando per tutte le fasi di utilizzo (dalla funzione di mera riserva aurea sino a vera e propria valuta di scambio) l’oro ha sempre mantenuto un valore costante, che ha sì vissuto oscillazioni anche di rilievo ma che non ha mai intaccato in maniera sostanziale il prezzo dell’oro in generale.

Vien da sé che la quotazione dell’oro si basa su un molti parametri, soprattutto oggi che ha abbandonato la funzione squisitamente simbolica che lo vedeva esclusivamente come “bene per eccellenza”.

La quotazione dell’oro dal passato ad oggi

Negli anni passati il valore dell’oro incideva in maniera diretta sulle singole valute nazionali, quando esse dovevano essere garantite in quantità con una controparte di riserva aurea. Non solo, l’oro era il primo strumento di supporto alla valuta locale, determinandone il valore in relazione agli altri mercati valutari. In questo caso parliamo di un protocollo chiamato Gold Standard, abbracciato e poi abbandonato in prima istanza da paesi come l’USA.

L’esistenza del Gold Standard, e quindi di una misura sulla base della quale calcolare il valore e la quantità della moneta in circolo, garantiva minori fluttuazioni sia sull’economia reale che sul prezzo dell’oro stesso. Lo sviluppo economico e il successivo ingresso dell’oro nei mercati azionari hanno ovviamente frammentato sempre di più questo valore, dando luogo successivamente all’abbandono del Sistema Aureo in USA e in molti paesi del mondo.

Ad oggi tutte le banche maggiori del mondo posseggono vaste quantità di oro, che in maniera polivalente mantiene saldamente il ruolo di “regolatore” dell’economia internazionale.

Proprio per questo la sua quotazione varia in funzione di un numero praticamente infinito di fattori.

Gli elementi che determinano il prezzo dell’oro

La scarsità è il parametro numero uno, ovviamente. L’oro è per definizione un bene scarso, il cui valore dunque fluttua in funzione del reperimento. Qualche anno fa vennero stimati enormi giacimenti aurei rinvenuti in Cina, che però si rivelarono molto meno ricchi rispetto alle ipotesi teoriche. Questo incise in relativa misura sull’andamento del prezzo dell’oro in quella specifica fase, e ciò avviene in qualsiasi circostanza simile.

Il mercato azionario è il parametro direttamente successivo alla scarsità. Data la stretta correlazione fra valore dell’oro e azioni, il primo incide sul secondo e viceversa in funzione dell’andamento dei mercati.

Per diretta conseguenza, l’equilibrio geopolitico di ogni nazione, nonché i rapporti internazionali fra Stati, è un ulteriore fattore di oscillazione per la quotazione ufficiale del prezzo dell’oro a livello quotidiano. Lo stesso dicasi per eventuali conflitti bellici, disastri e catastrofi naturali e quant’altro.

Controllare il prezzo dell’oro usato in tempo reale è di fondamentale importanza per chi desidera rimanere aggiornato sulle oscillazioni in positivo e in negativo del metallo prezioso, magari pensando a un investimento in tal senso o, viceversa, valutando l’ipotesi di vendere il proprio oro.

A tal proposito è bene specificare che l’oro è un materiale inalterabile nel suo valore intrinseco, pertanto lo stato di usura di un gioiello che si intende vendere verrà valutato nel suo complesso e mai in relazione a un minor valore del materiale stesso. In altre parole il prezzo dell’oro, quando usato, non può essere alterato.