
Forse questa domanda potrà sembrarti assurda e iperbolica, ma il green marketing è veramente una risorsa da sfruttare, non solo per farsi conoscere e apprezzare dai clienti sensibili ai temi dell’ecologia e della sostenibilità. Può diventare un modo per contenere gli sprechi, migliorare i processi industriali e, perché no, anche risparmiare! Ci hai mai pensato?
Riciclare, riutilizzare, evitare di disperdere risorse, sono sicuramente tutti modi di valorizzare e dare nuova vita a qualcosa che si credeva ormai perduto. In più, il green marketing è anche un importante strumento per differenziare il proprio brand, negozio, azienda, da chi non mette in campo, purtroppo, alcuna azione in questo senso.
Il green marketing, al giorno d’oggi, non è più un’opzione ma una necessità. È infatti indispensabile rendersi conto di quanto siamo in ritardo con il rispetto dell’ambiente. Riscaldamento globale, buco nell’ozono, scioglimento dei ghiacciai e innalzamento degli oceani, sono concetti su cui si cerca, da anni, di spostare l’attenzione, ma che sembrano ancora lontani e distanti, come se non potessero toccare veramente la nostra vita quotidiana. E invece, sono sempre più frequenti notizie allarmanti circa lo stato di salute del nostro pianeta, e non possiamo più ignorarle.
Gli imprenditori sono spesso convinti che il green marketing rappresenti una sfida troppo grande da accettare e, soprattutto, una sfida fin troppo costosa in termini di investimenti su personale, strutture, adeguamenti vari. Ma se risparmiare su carta, trasporti, plastica, è possibile e fattibile, anche in Italia molto spesso il Governo fornisce incentivi, anche a fondo perduto, per lo sviluppo sostenibile delle imprese, che possono aiutare gli imprenditori a muoversi in direzione del green marketing.
Ma cosa si intende, in sostanza, per green marketing?
Tutta una serie di pratiche virtuose da mettere in campo per proteggere l’ambiente. Il marketing verde coinvolge tutti i processi aziendali: dalla scelta delle materie prime alle lavorazioni eco sostenibili, passando per il packaging, che deve essere minimale e possibilmente riciclabile o riciclato, fino alla consegna del prodotto.
Tutti i reparti aziendali devono essere coinvolti, non solo quello produttivo. Per esempio, comportamenti virtuosi sarebbero quelli volti a evitare l’inquinamento con spostamenti di lavoro continui, preferendo videoconferenze a viaggi in aereo o in auto. Oppure, uno smaltimento responsabile e controllato dei rifiuti, volto anche al riutilizzo delle risorse che si prestino a rientrare nel ciclo produttivo.
Tutto ciò va comunicato efficacemente ai propri consumatori e qui entra in gioco una agenzia di comunicazione specializzata in Green Marketing, non solo per sensibilizzarli, ma anche per trasmettere le proprie intenzioni nel preservare l’ambiente e il mondo in cui viviamo. È proprio questa la chiave per fare in modo che gli investimenti fatti siano ripagati, non solo a livello ecologico, ma anche nel profitto. La tendenza prevalente nei consumatori, infatti, è proprio quella di prediligere prodotti eco sostenibili. A parità di articoli, secondo una recente ricerca, i clienti preferiscono nettamente, e sempre di più, acquistare prodotti che siano rispettosi della natura, in settori molti vasti, che vanno dall’alimentare all’abbigliamento.
La crescita costante di interesse nei confronti degli alimenti bio, ad esempio, non è che un chiaro segnale di questo comportamento.
Anche la pandemia ha contribuito a rinforzare questa tendenza. Secondo i dati elaborati da Biobank, nel 2020 le vendite di prodotti bio sono cresciute dell’11%. Il report dell’ “Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile” di Life Gate, invece, ci informa che il 67% degli italiani è coinvolto nei confronti della sostenibilità, dandoci anche un quadro più dettagliato della tipologia di persona vicina ai concetti di ecologia: sono, per la maggior parte, donne dai 35 ai 54 anni professionalmente attive, diplomate o laureate.
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