Partita IVA: tutto quello da sapere

partita iva

Quando si decide di aprire partita IVA, è necessario fare tutti i calcoli opportuni per evitare di avere brutte sorprese.

Il lavoro autonomo ha tanti punti positivi: quello di poter fare gruppo compatto ci colleghi, di poter scegliere un lavoro o rifiutarlo in tutta serenità, di Ci si può creare un giro di clienti davvero ottimi, scartando quelli che sembrano poco affidabili, e quindi gestendo altri lavori giusto per arrotondare un po’.
Ci sono anche i contro: il lavoro autonomo non ha orari fissi ma questo significa che si ci può trovare alla scrivania a lavorare anche la sera, oppure la domenica, e non si hanno (ovviamente) straordinari pagati.

La tutela previdenziale è uno dei più grossi problemi per gli autonomi, perché in caso di maternità o di malattia la tutela è talmente scarsa da far nascere preoccupazioni dal punto di vista economico, perché gli assegni della Gestione Separata sono veramente bassi.
Per i lavoratori autonomi, è obbligatoria l’apertura della Partita IVA.
La partita IVA consiste in un codice identificativo di un professionista o di un’impresa (qui trovate info per aprirla come consulente http://www.regime-forfettario.it/consulente-come-aprire-una-partita-iva-nel-regime-forfettario).

A seconda del tipo di regime fiscale, che viene scelto in concomitanza all’apertura della partita IVA, è necessario scegliere un professionista per l’assistenza contabile.
Si tenga presente che un professionista può essere molto costoso, da 1000 a 3mila e più euro annui. Nei casi del regime agevolato, dato che non si devono tenere i libri contabili, in tanti rinunciano al commercialista.

Per altri regimi, invece, trattandosi spesso di materie complesse e molto tecniche, è necessario rivolgersi ad un commercialista per non incappare in temibili errori contabili. Se si vuole risparmiare, l’alternativa è quella di rivolgersi al Caf, più economico di un commercialista.

Le imposte per chi ha partita IVA vanno versate solo in via telematica, sul sito dell’Agenzia delle Entrate con modello F24. Si può scegliere di fare in autonomia o affidarsi al commercialista. Tutte le imposte per chi ha partita IVA vengono pagate in questo modo.

Uno dei tasti dolenti per il popolo delle partite IVA rimane quello della maternità e della pensione, oltre che della malattia. Alcuni professionisti hanno delle casse di previdenza loro (come i medici e gli psicologi). Chi esce da queste categorie professionali deve iscriversi alla Gestione Separata dell’INPS per mezzo degli sportelli o online, oppure al numero verde.