Quando si parla di industria 4.0 e di robotica collaborativa si entra nel vivo di due argomenti tanto interessanti da affrontare quanto indicativi dei tempi che cambiano e delle nuove tendenze per quel che concerne la produzione industriale.
Attualmente il mondo dell’industria, sia italiano che globale, è caratterizzato da un aumento esponenziale della richiesta e da una conseguente necessità di nuovi strumenti per massimizzare la produzione.
A tal proposito, quindi, è bene approfondire il concetto di industria 4.0 e di nuova rivoluzione industriale così da delineare il ruolo della robotica collaborativa e quelli che saranno i trend da prendere in considerazione per un futuro non troppo lontano.
Industria 4.0: definizione
Come si è passati dal parlare di industria al parlare di industria 4.0? Sappiamo bene che, oggi come oggi, globalizzazione e progresso tecnologico sono alla base di un progresso sempre più pressante che non risparmia neppure il mondo della produzione industriale.
Naturalmente si fanno i conti con la necessità di una nuova rivoluzione industriale, ben diversa da quella studiata nei testi scolastici e che fa della digitalizzazione il suo focus.
Si parla, quindi, di processi industriali automatizzati e interessati da nuove tecnologie e tecniche di produzione. Il fine ultimo è sempre il miglioramento sia in termini di produzione che di produttività.
Si deve produrre di più, in maniera più veloce e flessibile. Nuove esigenze e nuovi strumenti, quindi, sono alla base di quella che oggi chiamiamo industria 4.0.
E se da un lato tutto questo esalta, dall’altro c’è chi pensa che un utilizzo sempre più importante delle macchine per la produzione possa arrivare a eliminare posti di lavoro. Ma è davvero così? No.
In una realtà sempre più connessa e votata al miglioramento e alla digitalizzazione, l’uomo sarà sempre diverso dalla macchina e talvolta anche più necessario. Cambieranno i ruoli e questo potrebbe essere un vantaggio da non sottovalutare.
La robotica collaborativa
Strettamente connessa a questo fenomeno, la robotica collaborativa è ciò che più di ogni altra cosa sta cambiando la produzione industriale.
Ad oggi aziende come Homberger Robotica sviluppano cobot sempre più sofisticati, dando una spinta notevole alla rivoluzione industriale.
Servono, infatti, strumenti sempre nuovi e tecnologici per migliorare e aumentare la produzione e la robotica collaborativa punta proprio a questo.
L’obiettivo principale? Quello di andare a automatizzare i processi produttivi facendo in modo di sollevare gli operatori umani da mansioni ripetitive o pericolose.
I cobot servono anche a molto altro. Si tratta, infatti, di sistemi robotici in grado di interagire con l’uomo. Ce lo dice il nome, del resto: collaborano con gli operai e facilitano il loro lavoro o li sostituiscono in alcuni casi.
Il tutto senza problemi di sicurezza. Questo è stato per decenni il più grande limite dei robot tradizionali: la pericolosità. Non essendo sicuri tanto quanto i cobot, i classici robot potevano lavorare solo su postazioni fisse e con barriere di protezione. Nessuna collaborazione, quindi, e una serie di passaggi in più.
Oggi come oggi, grazie alla robotica collaborativa tutto questo è cambiato ed è interessante capire quali sono le interazioni con l’industria 4.0.
Il futuro dell’industria e la robotica collaborativa
Grazie alla robotica collaborativa possiamo definire, quindi, quale sarà il futuro dell’industria italiana.
Possiamo dire che i cobot possono essere utilizzati in moltissimi settori da quello dell’assemblaggio e dei magazzini a quello manifatturiero. Sono soprattutto le piccole e medie imprese a investire nella robotica collaborativa come supporto per massimizzare la produzione e per migliorare tutto il processo. Attenzione, però, a pensare che si possano sostituire gli uomini con le macchine, poiché questo non avverrà.
La rivoluzione industriale attualmente in atto si basa su concetti come digital transformation e processi smart e automatizzati. Per gli operatori umani sarà il momento di avere nuove mansioni, così da riuscire a stare lontani da lavori faticosi o pericolosi.
I robot collaborativi non sostituiscono l’uomo ma lo aiutano e collaborano con esso nel medesimo spazio di lavoro. Fino a qualche anno fa sembrava impossibile eppure questa novità è ormai entrata già a fare parte di tantissime aziende.
Nei prossimi anni questa novità farà altri passi in avanti, dato che sempre più aziende italiane si dicono pronte a implementare i cobot nei processi produttivi. Si tratta, del resto, di robot sicuri e in grado di funzionare anche in ambienti lavorativi complessi, grazie alla loro grande flessibilità e alla facilità con cui possono essere programmati e utilizzati. Il futuro, quindi, è già alle porte e bisogna solo accoglierlo.