In una società e in un mondo del lavoro in continua evoluzione e sempre più concentrato sulla gestione della tecnologia e nel rapporto uomo-macchina, è fondamentale per le nuove generazioni acquisire competenze specifiche che partono dall’Università e arrivano ai percorsi di perfezionamento da seguire durante tutta la carriera per essere al passo coi tempi e con il proprio lavoro. Possedere infatti le skills più richieste è un fattore importante per emergere a livello lavorativo e per assicurarsi stipendi più soddisfacenti. Da qualche anno c’è inoltre l’opportunità di poter frequentare contemporaneamente due corsi di laurea per avere due titoli e aumentare le possibilità lavorative. Per scoprire come funziona la doppia laurea ci si può informare direttamente sui siti delle università, anche quelle telematiche come Unicusano, o consultare le piattaforme del MUR e conoscere le modalità di iscrizione. Adesso scopriamo invece come diventare skill in base alle opportunità formative.
Università: tipologie di laurea
Il sistema universitario italiano si compone di tre livelli di studio accademico, che si riducono a due se si scelgono le lauree magistrali a ciclo unico, ossia che durano 5 anni. Si parte dalla laurea triennale, che ha una durata di 3 anni e permette di ottenere la laurea di primo livello; si prosegue poi con la laurea magistrale, della durata di 2 anni che consente l’accesso alla laurea di secondo livello; si conclude poi il percorso con il dottorato di ricerca, che ha una durata di due anni e, oltre ad essere un titolo che dà punteggio nei concorsi, offre la possibilità di proseguire nella carriera universitaria in centri di ricerca o come professore.
I corsi di laurea sono suddivisi in differenti aree disciplinari, che portano ad approfondire specifiche discipline. Le aree principali sono: umanistica, giuridica, medico-sanitaria, economia e ingegneria.
Per avere maggiori opportunità lavorative, il consiglio è quello di considerare quali sono le lauree più richieste del momento o che saranno indispensabili per il futuro. Al momento, stando anche al report annuale di Almalaurea, le lauree che consentono un ingresso nel mondo del lavoro più immediato sono quelle in ingegneria, economia e le lauree sanitarie. Questo primato è dovuto innanzitutto al loro utilizzo in molteplici settori e anche al fattore “servizi necessari”. L’ingegneria è infatti cruciale per l’industria, l’informatica e l’innovazione in generale; l’economia è un tassello importante per la crescita e le lauree in ambito sanitario sono essenziali per il benessere pubblico. Ciò non significa che bisogna laurearsi solo in questi settori, anche perché chi ha laurea trova impiego comunque facilmente. Avere però consapevolezza di quali sono le richieste del mercato è utile per orientare le scelte in base alle personali ambizioni.
Dal punto di vista dei numeri, l’Italia è però un po’ indietro sulla formazione universitaria, soprattutto su tempi. Secondo i dati OCSE, solo il 20% degli iscritti all’università termina il percorso universitario in corso, a fronte di una media europea del 39%. E dopo il titolo sono moltissime le persone inattive, ossia il 27%, a fronte di una media europea del 14,2%.
I master post laurea: come funzionano
I master post laurea sono dei corsi di approfondimento che hanno la durata di 1 o 2 anni e permettono di acquisire competenze in specifiche branche della propria area di formazione. Chi ha la laurea triennale può accedere al master di 1° livello, chi ha la laurea magistrale può accedere al master di 2° livello. I master si possono frequentare sia in presenza sia online e al termine del percorso è previsto un esame finale per ottenere il titolo. I master sono organizzati come i corsi di laurea, con un piano di studi contenente le materie di cui sostenere poi gli esami. Ci sono anche percorsi che prevedono dei tirocini. I master post- laurea sono molto utili per puntare ad avanzamenti di carriera e per aggiornarsi sulle novità nell’ambito in cui si lavora. Nelle aziende sono infatti richieste numerose skills e competenze trasversali che permettono di accedere a posti di lavoro più remunerati e con maggiori responsabilità. Secondo l’indagine Randstad- Hr Solutions, tra le skills più ricercate del 2023 ci sono le competenze digitali e capacità analitiche, che si possono assolutamente acquisire frequentando un master. Ci sono poi anche altre competenze che vanno sviluppate e affinate nel tempo.
Corsi di perfezionamento: cosa sono e a cosa servono
Come abbiamo già evidenziato, le aziende moderne sono alla ricerca di talenti che siano formati a livello universitario e che sappiano rispondere alle esigenze attuali per quanto riguarda particolari abilità. Oltre alle conoscenze informatiche e a quelle linguistiche, ormai considerate di base in ogni azienda medio-grande, è consigliato sviluppare anche capacità empatiche e analitiche che permettono di lavorare bene in team e di essere proattivi. Sia online sia offline ci sono numerose università, enti, organizzazioni locali e le stesse aziende che propongono corsi di perfezionamento per apprendere o migliorare le proprie skills. Rappresentano un’occasione di crescita e di perfezionamento utile per rimanere sempre competitivi nel mondo del lavoro e, perché no, aspirare anche a posizioni più alte nella propria carriera.