Qual è il periodo migliore per diserbare il giardino?

Con l’arrivo della primavera, le temperature si innalzano e nei nostri prati si manifestano le piante infestanti. Ma cosa sono di preciso le erbe infestanti?
In agricoltura si definiscono erbe infestanti quelle che, sviluppandosi nei terreni coltivati, entrano in competizione con le colture agrarie e con i prati, sottraendo acqua (infatti le infestanti sottraggono al prato e alle colture le riserve di umidità del suolo e aumentano i rischi di stress in caso di siccità), luce (poiché un alto numero di piante infestanti sottrae luce ai prati e alle coltura, riducendone la crescita, l’altezza del prato e delle piante da siepe, e il diametro dei culmi, rendendole più deboli e fragili) ed elementi nutritivi (vanificano gli effetti positivi di un’adeguata concimazione o di un terreno fertile).

Per questi motivi, le erbe infestanti sono chiamate anche “malerbe”, ma si possono eliminare con il diserbo, una pratica che si attua con strumenti adatti per diserbare il tuo giardino, che ha il compito di eliminare o ridurre notevolmente la presenza di infestanti.

Quali sono le piante infestanti del giardino?

I tappeti erbosi possono essere infestati da piante monocotiledoni come le graminacee e dicotiledoni, che si distinguono facilmente sia per la forma delle foglie (di solito sono più strette le monocotiledoni e più larghe le dicotiledoni, che sono chiamate anche “infestanti a foglia larga”) sia per le radici (una unica grande radice per le monocotiledoni, una serie di radici più sottili per le dicotiledoni).In particolare le graminacee sono una famiglia botanica che comprende oltre 60 mila specie di piante diffuse a livello globale. Si tratta di specie annue o perenni, capaci di adattarsi a differenti ambienti e condizioni climatiche.

Con quali strumenti posso diserbare il giardino?

Dipende molto dagli spazi del giardino; se sono piccoli o con poche superfici attaccate dalle infestanti, si può pensare ad un diserbo manuale, con l’ausilio di vanghe, zappe e coltelli.
Se invece le superfici sono decisamente più ampie, bisogna ricorrere anche a procedure di diserbo chimico, con prodotti fitosanitari specifici, da diluire in acqua e distribuire tramite pompe irroratrici professionali o atomizzatori, che possono essere sia a mano sia a spalla.
I diserbanti chimici sono prodotti da utilizzare con estrema attenzione, poiché possono alterare l’ecosistema in cui si applicano e mettere a rischio la vita degli animali che ci vivono e la salute di chi li applica.
Attraverso pompe ed atomizzatori possono essere applicati erbicidi (che contrastano la crescita delle malerbe), antiparassitari (che impediscono la proliferazione dei parassiti, come mammiferi, microbi, funghi, uccelli e  pesci), pesticidi (prodotti chimici impiegati per contrastare animali nocivi come acari e insetti o contro infezioni fungine o piante infestanti) e anticrittogamici (composto tossico per le crittogame parassite delle piante coltivate, specialmente per funghi e batteri).

Qual è il diserbante più efficace?

Non esiste il prodotto migliore in assoluto, poiché i principi attivi sono tanti e l’efficacia è legata a diversi fattori, come le caratteristiche della pianta (capacità di assorbimento, morfologia della pianta, e altre ancora) ed il tipo di tappeto erboso da trattare, per evitare di danneggiarlo. Per arginare o prevenire i danni causati dalle malerbe, sia per i giardini sia per le coltivazioni, è fondamentale riconoscere il tipo di infestante, per agire in modo mirato ed efficace.

Occorre considerare che per tutti i trattamenti fitosanitari va considerato il tempo di rientro, ossia un intervallo temporale che intercorre da quando si effettua il trattamento a quando il prato torna agibile. Se non diversamente indicato nell’etichetta del prodotto, il tempo di rientro è di circa due giorni (48 ore).

Quali sono i tipi di diserbanti chimici?

L’uso di diserbanti chimici come gli erbicidi, prodotti appositamente sviluppati per il controllo delle malerbe è una pratica comune per prevenire e contrastare la formazione di erbe infestanti nei giardini e nelle coltivazioni agrarie. La scelta del diserbante chimico si fa considerando vari fattori: il momento di applicazione (pre-emergenza, post-emergenza precoce, post-emergenza), della selettività verso l’erba o il cereale, delle infestanti presenti in campo (e in conseguenza dello spettro d’azione del diserbante) delle caratteristiche del prodotto (azione sistemica, disseccante o antigerminello) e infine dalla qualità della distribuzione del diserbante, per conseguire un’ottimale efficacia biologica e di una minimizzazione degli effetti indesiderati sull’ambiente e sull’operatore.

Quali sono i periodo migliore per il diserbo?

I periodi migliori per il diserbo sono la primavera (dato che le malerbe sono in piena crescita e quindi assorbono di più il prodotto diserbante) ed il periodo fra fine estate ed inizio autunno, (quando le malerbe reagiscono più agli stimoli esterni). In questi periodi, per ottimizzare i risultati, occorre pianificare un ciclo di interventi.
I diserbi devono essere almeno due interventi, a distanza di 20 o 30 giorni l’uno dall’altro, allo scopo di raggiungere il 100% delle malerbe totali eliminate.