
Una gestione capillare di un ingrosso di frutta e verdura biologica ha bisogno che ogni tassello sia al proprio posto. Si tratta di una catena di montaggio efficace e, allo stesso tempo, in grado di garantire un supporto qualitativo del prodotto agli utenti.
Ingrosso ortofrutta, cosa comunicare e come
Per prima cosa la materia prima, che si tratti di ortaggi o frutta, deve soddisfare il fabbisogno informativo dei futuri acquirenti. Informare le persone, in merito all’origine del prodotto, risulta essere una forma comunicativa dovuta a chi si approccia all’acquisto. I controlli sulla sicurezza del cibo, abbinati ad un processo di valorizzazione delle prelibatezze del luogo, rappresenta quel valore aggiunto in grado di mettere in luce la volontà di far progredire la vendita degli alimenti locali. Infatti, nell’interesse di chi compra e di chi vende, è importante ottenere una tracciabilità ben precisa del prodotto. Il mercato ortofrutticolo, da questo punto di vista, offre una miriade di soluzioni ma anche altrettanti elementi sui quali porre grande attenzione.
Cercare di vendere un prodotto, soltanto per trarne l’esclusivo profitto del momento, non giova ad entrambe le parti. È opportuno, da questo punto di vista, creare un piano di comunicazione che miri nella divulgazione delle informazioni giuste e che una signora anziana, oppure il giovane studente, ricerchino in merito al prodotto messo in vendita. Il processo, in tal senso, può variare dalla più semplice chiacchierata tra chi vende, consapevole a 360 gradi della conoscenza del prodotto, e chi si reca quotidianamente al mercato, sino a giungere alla comunicazione tramite i social network.
La conoscenza dei prodotti, tutti vogliono/devono sapere
La qualità del prodotto, per mezzo di una fotografia postata su Facebook e Instagram, rappresenta un ottimo punto di partenza. È ovvio che questa nuova forma di pubblicità ha bisogno di una strategia mirata ed efficace. Non basta una semplice foto, caricata una tantum, per creare intorno a sé un bacino di acquirenti. Esaltare i prodotti di stagione, che siano ciliegie, fragole e pesche per la frutta oppure zucchine, melanzane e bietola per gli ortaggi, aumenta la considerazione della cosiddetta genuinità e freschezza della materia prima. La provenienza, in un periodo dove il processo del “chilometro zero” aumenta considerevolmente, abbattendo e non poco i costi, può essere una via d’uscita ai tanti esercenti che vendono materia prima con informazioni del tutto inesatte.
Rapporto qualità/prezzo con attenzione alla concorrenza estera
Ci sono diverse cause per le quali il prodotto risulta aumentare il proprio valore al netto della vendita. L’offerta dello stesso, in alcuni casi piuttosto limitata, condita da situazioni metereologiche alquanto delicate, ha determinato un innalzamento dei prezzi. Negli ultimi 5 anni, stando ad alcuni dati de “Il Sole 24 Ore”, i prodotti ortofrutticoli hanno subito una modifica piuttosto forte nell’ambito della compravendita. Il dato allarmante proviene dal processo relativo alle importazioni. Paradossalmente è più caro il pomodoro del vicino piuttosto che quello importato dalla Spagna o dal Portogallo.
Esaltare la qualità sfruttando la Rete, l’uso del “#” e le ricette da proporre
Il mondo dei social network è un banco di prova molto importante per la gestione delle informazioni e la divulgazione delle stesse. Che si tratti di ingrosso ortofrutticolo, o di un brand particolare, è FONDAMENTALE porre al centro dell’attenzione l’utente finale. Creare un senso di appartenenza e di condivisione si può, a maggior ragione sui social. Ma come si può fare tutto questo? Creare un hashtag, con il simbolo “#” davanti ad un parola, rappresenta un processo che, a lungo andare, può dare vita alla fidelizzazione del cliente.
La diffusione di un hashtag, per ciò che concerne la diffusione di un post su Facebook e/o Instagram, dà modo di poter creare un mondo virtuale, inclusivo, nei termini di accettazione del brand. La notorietà di un marchio, e perché no anche di un ingrosso ortofrutticolo, con tutte le dovute proporzioni del caso, ha bisogno di un fattore strategico. Dedicare un post specifico, ad una determinata ora, può essere un incentivo per l’acquisto della frutta o di un ortaggio da preparare per cena. La Rete, in questo senso, favorisce il confronto tra gli utenti e i relativi commenti in merito ad un prodotto, alla sua qualità e ai benefici della sostanza contenuta al proprio interno. Prendere spunto dalla comunicazione di Brand come Bonduelle per la verdura, oppure Chiquita e Melinda per la frutta, può essere un trampolino di lancio per sperimentare e conoscere meglio gli attuali o i futuri utenti del proprio marchio/ingrosso. È ovvio che questa pratica deve essere condotta da personale qualificato in materia onde evitare di non sapere da dove iniziare e quali obiettivi porsi sui social network.