
Sovrapporre la struttura portante, la barriera al vapore, il pannello termoisolante, la guaina, e il manto di copertura: ecco in sintesi come costruire un tetto. Ma adesso entriamo un po’ più nel dettaglio di alcuni elementi che costituiscono le coperture discontinue, a cominciare dalla barriera al vapore, che viene collocata sotto all’elemento termoisolante, immediatamente sopra la struttura portante, impedisce il passaggio di vapore acqueo (per impedire la formazione della condensa) e viene adottato quando sopra l’elemento termoisolante si pone una guaina di tenuta all’aria e all’acqua, oppure quando si adotti un isolante sensibile all’umidità.
Dunque, la barriera al vapore è indispensabile perché questo resti sempre allo stato gassoso e non si trasformi invece in acqua (elemento altamente degradante per un isolante termico), cosa che avviene già quando si registra una differenza termica di 15° fra la temperatura dell’ambiente sottotetto e la temperatura che si verifica dentro lo spessore dell’isolante.
Quest’ultimo ha l’obiettivo di portare la resistenza termica al valore richiesto.
La guaina viene invece collocata sotto i coppi, da quali è distanziata dallo strato di ventilazione, che a sua volta si ottiene mediante un’intercapedine (della dimensione consigliata minima di cmq./ml. 550 e massima di cmq./ml. 800), che viene adottata per creare moti convettivi che nella stagione calda riducono il calore, e per evitare umidità e condensa sotto l’elemento di tenuta durante i periodi freddi.
In qualsiasi tipo di copertura (isolata o no, ventilata o no), è poi necessario prevedere una microventilazione sottotegola per evitare persistenza di umidità, formazione di condensa, e per prolungare la durata. In che modo? Posizionando le tegole su listellature di supporto (meglio ancora se si impiegano tegole munite di aeratore).
Costi delle tegole per tetto
E qui si apre la questione delle tegole più adatte da adoperare per il rifacimento del tetto, in considerazione anche del loro costo.
Inanzitutto, due sono gli elementi di copertura che potranno adoperarsi: le tegole, appunto, che potranno essere costituite di innumerevoli materiali, come laterizio (coppi, marsigliese, portoghese, romana), cemento (doppia romana, coppo di Francia, coppo di Grecia, tegal, coppo big), e altri (Zinco Titanio, Pietra, etc.); e i pannelli (lamiere metalliche, fibrocemento, pvc, vetroresina).
In linea di massima, se gli elementi in cotto o laterizio, leggeri e facilmente lavorabili, sono da preferirsi in climi miti e non particolarmente piovosi (in quanto assorbono acqua fino al 20% del loro peso favorendo possibili infiltrazioni e conseguenti rigonfiamenti), nelle zone fredde e montane è preferibile utilizzare la tegola in cemento.
Tuttavia è bene precisare degli aspetti proprio in merito alla questione economica: innanzitutto, oggigiorno sono in produzione delle tegole in laterizio con aggancio che simula la forma del coppo ma non necessita del pezzo inferiore (monocoppo), e per questo il rifacimento del tetto con il recupero dei coppi preesistenti è possibile ma antieconomico, così come cercare di integrare tegole marsigliesi o portoghesi di vecchia fabbricazione con altre nuove: molto meno dispendioso è eliminare tutti i vecchi coppi e sostituirli con del materiale nuovo, visto che il costo di recupero e fissaggio supera di gran lunga la spesa per gli elementi nuovi.
Costo per la copertura del tetto
Per stabilire il costo per la copertura del tetto sarà dunque necessario moltiplicare il prezzo del singolo elemento per le dimensioni che è necessario coprire.
Ma definire il costo per la copertura del tetto non significa certo capire a quanto ammonta il costo per la realizzazione integrale del tetto, anche qualora si parli di un tetto in legno esistono infatti differenze, non solo estetiche e prestazionali, ma anche di costo, tra un tetto in legno di abete a struttura composta o a struttura semplice, così come tra una copertura in legno di abete e una in legno di castagno, e pure tra un manto di copertura con tegole marsigliesi o portoghesi.
E quando si vive in condominio come ci si regola?
Il tetto viene definito come l’insieme delle opere destinate a preservare l’interno dell’edificio dagli agenti atmosferici, nella sua parte superiore e, a differenza di solaio e sottotetto, viene ricompreso tra le parti comuni dell’edificio, la cui proprietà indivisa spetta pro-quota ai singoli condomini, per esso vale la stessa considerazione che per tutte le altre parti comuni “le spese necessarie sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno salvo diversa convenzione“,
Manutenzione del tetto
Definito quanto costa il rifacimento del tetto, è doveroso tenere in considerazione anche gli interventi di manutenzione, la cui entità dipende ovviamente dal materiale usato e dalla forma.
In linea di massima, ogni anno necessiterebbe una manutenzione ordinaria, che consiste nel controllo delle copertura, tegole comprese, e nella pulizia di grondaie e canali di scolo, che a causa di foglie e detriti potrebbero intasarsi; ogni cinque anni si dovrebbe invece effettuare una manutenzione straordinaria, che consiste nel riparare e sostituire tegole rotte e altri parti danneggiate o che potenzialmente potrebbero essere rovinate da eventi climatici intensi, come temporali e tempeste, e cioè i camini, le parti terminali delle falde e il colmo del tetto; e tra i dieci e i quarant’anni andrebbe poi effettuata una ristrutturazione completa del tetto.
Se poi si tratta della manutenzione del tetto di legno, soprattutto quando non ventilato, gli interventi andrebbero cadenzati annualmente, mentre un lasso di tempo di tre anni può intercorrere tra una ritinteggiata (con pittura anticorrosiva) e l’altra nel caso di un tetto con travi in metallo.
È ovvio poi che la manutenzione del tetto dipende anche dal clima della zona in cui sorge l’abitazione, perché è chiaro che aree soggette a fenomeni estremi (trombe d’aria, monsoni, forti temporali), ma anche località montane caratterizzate dalla presenza di ghiaccio e neve, richiedono interventi più frequenti e approfonditi di quelli necessari in zone con climi temperati.
Altrettanto ovvio è che se per la manutenzione del tetto di tipo ordinario possiamo anche basarci sulle nostre capacità (e la nostra buona volontà) per quella straordinaria, ad esempio per la sostituzione di alcune tegole o di parte della copertura, saranno necessari operai specializzati.