
L’universo delle macchine telecomandate è composto da svariate categorie e settori differenti, ma la suddivisione principale viene fatta in base all’alimentazione del mezzo. Da una parte troviamo gli automodelli costruiti con motori elettrici, dall’altra quelli con motore a scoppio, quest’ultimi in grado di simulare ancor meglio la guida di una vera e propria automobile.
Se le auto radiocomandate si suddividono quindi a seconda dell’alimentazione grazie alla quale è possibile guidarle, vi è poi una successiva catalogazione a seconda dell’assetto dell’automodello e del tracciato sul quale lo si vuole utilizzare, dall’asfalto delle strade comuni, sui quali è possibile utilizzare le “On road”, fino ai tracciati più impegnativi per i quali vengono progettati i fuoristrada.
Fra gli appassionati vi è la convinzione che tra le auto radiocomandate elettriche e quelle alimentate da un motore a scoppio non vi sia alcuna competizione possibile perché quelle dotate di motore a scoppio sono più performanti, ma allo stesso tempo anche più costose.
Vedremo come effettivamente, valutando le prestazioni, le caratteristiche tecniche ma anche il prezzo di questa particolare categoria, ritenere le macchine telecomandate a benzina più performanti è una considerazione oggettiva e condivisibile.
Come funziona il motore delle macchine radiocomandate a scoppio
Come ben saprete tutte le categorie che fanno parte delmodellismo sono caratterizzate dalla riproduzione in scala di un oggetto, con l’intento di riprodurre e fornire all’appassionato la possibilità di poter scegliere le dimensioni giuste per il proprio automodello.
Le macchine radiocomandate a scoppio si dividono principalmente in due categorie a seconda della scala di riproduzione con le quali vengono prodotte. Se l’automodello è assemblato con una scala di 1:4, 1:5 o 1:6, e più in generale le scale più grandi, il motore a scoppio in dotazione sarà alimentato da una normale miscela di benzina e olio per miscele a due tempi, mentre nel caso di scale di riproduzione più piccole la miscela è composta da nitrometano, metanolo e olio lubrificante, che può essere sia sintetico che di ricino.
Fatta questa dovuta precisione e classificazione iniziale delle macchine telecomandate a benzina ci occuperemo di analizzare nei particolari gli altri criteri fondamentali che permettono di distinguere le varie categorie di auto telecomandate come la cilindrata, la trazione e la potenza erogata.
Classificazione delle auto radiocomandate a scoppio a seconda della scala e della potenza erogata
Quando si parla di macchine telecomandate a benzina, nel caso in cui si avesse l’intenzione di acquistarne una, è bene conoscere le varie classificazioni e le varie caratteristiche meccaniche che vengono fatte a seconda della scala e della potenza erogata.
Se si parla di un’auto telecomandata in scala 1:10, solitamente le prestazioni sono dovute ad una propulsione a scoppio a due tempi con la seconda tipologia di miscela che, con una cilindrata che va dai 2,1 ai 2,5 cm cubi, permette di raggiungere una velocità massima superiore ai 90 km/h grazie alla forza dei 1,5 cavalli. Questa scala è consigliata soprattutto per coloro che hanno la necessità di allenarsi con la guida e con la precisione per le gare automobilistiche.
La scala 1:8 delle auto radiocomandate a scoppio è quella preferita dagli appassionati esperti di modellismo automobilistico dinamico perché, grazie ai motori con una cilindrata compresa tra i 2,5 e i 3,5 centimetri cubi, sono in grado di erogare una potenza pari a 2,8 cavalli che corrispondono ad una velocità impensabile per automodelli telecomandati fino a 130 km/h.
Infine i modelli fuoristrada come i truck e i monster truck, a causa del loro peso e del loro particolare assetto, nonostante siano in grado di erogare una potenza invidiabile con propulsori fino a 45cc, raggiungono velocità fino ai 100 km/h.
L’importanza delle sospensioni e dell’assemblaggio
Come ultimi criteri di valutazione da conoscere per l’utilizzo e l’acquisto di un’auto telecomandata con motore a scoppio, che effettivamente risultano essere più prestanti di quelle con alimentazione elettrica, vi sono le sospensioni e l’assemblaggio, che comprende la qualità dei materiali utilizzati per il telaio.
Primo elemento fondamentale di questi due criteri è sicuramente la qualità costruttiva e il materiale utilizzato per la produzione del telaio che, tenendo in considerazione le velocità che si possono raggiungere con questi automodelli, necessitano di contraddistinguersi per la loro rigidità e l’impiego di materiali in lega metallica dallo spessore considerevole.
Le sospensioni rappresentano un altro importante criterio di valutazione se si pensa che è di fondamentale importanza che l’automodello sia in grado di affrontare senza problemi tutte le difficoltà dei tracciati e di assorbire le asperità del percorso di guida. In questi modelli in particolare le sospensioni devono tendere a ridurre l’altezza da terra dell’auto per favorire l’aerodinamicità, e sono dunque utilizzati nei modelli migliori degli ammortizzatori idraulici accompagnati da una trazione integrale.
Da non dimenticare è l’importanza dell’impianto frenante a disco che solitamente agisce sulla trasmissione in modo da rallentare l’automodello in tutta sicurezza.