
Coloro che devono acquistare uno smartphone, in genere si chiedono se sia meglio brandizzato. Nella realtà che cosa cambia da un telefonino no brand e quale dei due tipi è più conveniente? Come ogni scelta, anche in questo caso ci sono vantaggi e svantaggi da considerare. Scendiamo nei dettagli e valutiamo i pro e i contro di ognuno.
Premettiamo che, di solito, l’acquisto di uno smartphone avviene contemporaneamente alla stipulazione di un contratto con uno degli operatori telefonici. I piani che questi ultimi propongono hanno un costo fisso e sono personalizzabili, a seconda delle esigenze dei clienti. Il costo quindi cambia dal tempo compreso nel prezzo per le chiamate, dalla durata della navigazione internet, dal numero di sms consentiti.
Se analizziamo uno smartphone brandizzato tra i modelli consigliati da siti specializzati, come per esempio https://top5smartphone.it, ci salterà immediatamente all’occhio che il suo costo, in genere, è minore di uno senza brand.
Quindi in questo caso ci sarà risparmio per l’acquirente. Di contro nel telefonino brandizzato troveremo più di una limitazione sulle sue funzioni, che sono date dagli stessi operatori telefonici. La differenza non è solo sulle funzioni o sui nomi riportati nelle scocche.
Oltre a queste caratteristiche gli smartphone brandizzati, e questo vale per qualsiasi operatore telefonico, non dà la possibilità al proprietario di usare una sim che non appartenga al brand del telefono. Il cliente quindi è favorito nell’acquisto dello smartphone ma si trova molto limitato nella scelta dell’operatore e non può in seguito godere di promozioni e offerte di altre aziende di telefonia mobile.
Naturalmente gli smartphone brandizzati costano meno, di solito vengono venduti in promozione, lanciati nel mercato con offerte molto vantaggiose. I costi dei cellulari legati a un brand, compresi anche i modelli meno recenti, sono minori e attraggono maggiormente i clienti. I modelli proposti senza brand hanno un costo decisamente maggiore.
Inoltre se i telefoni vengono dati “in concessione” contemporaneamente alla cifra rateale relativa alle promozioni sul traffico telefonico che i vari operatori di telefonia propongono risparmieremo maggiormente. Di solito le rate mensili sono fisse e hanno una durata di vari mesi. L’importo varia, anche se si aggira sui 20 euro al mese, per complessivi due anni o trenta mesi.
Si tratta del cliente stesso che dovrà scegliere il piano telefonico comprendente il telefonino in base alle sue esigenze. Il traffico asseconderà le preferenze del cliente. Nel pagamento rateale però si dovranno versare gli interessi. Come conseguenza pagheremo lo smartphone poco alla volta ma complessivamente il suo costo sarà più elevato, e non di poco, di quanto ci sarebbe costato pagandolo in contanti.
Le rate non potranno essere modificate in seguito alla stipulazione del contratto e si manterranno uguali nell’importo fino all’esaurimento del debito. L’operatore telefonico installerà anche qualche applicazione di cui è proprietario, le stesse difficilmente potranno essere disinstallate. La memoria del telefonino verrà ingombrata da applicazioni non usate e ogni aggiornamento diverrà lento.
A volte l’operatore telefonico modifica lo smartphone nel suo design ed anche ogni aggiornamento relativo alla sicurezza emesso da Android verrà installato in ritardo così come gli aggiornamenti. In pratica lo smartphone funziona come quello non brandizzato ma anche nel momento dell’accensione riporta il logo del brand. La scelta è quindi per il cliente se pagare in contanti ed essere libero o dilazionando ma legato a vincoli di brand.
Dopo avere valutate le varie offerte che le compagnie telefoniche propongono, sarà l’acquirente a decidere anche in base al suo potere di acquisto o a quando intende spendere mensilmente, senza togliere niente ad altre spese che dovrà sostenere. Di certo ratealmente chiunque potrà permettersi lo smartphone di ultima generazione, per poi magari sostituirlo al termine del pagamento.