Molto spesso chi riceve un verbale per violazione al codice della strada si limita pagare la sanzione, magari entro i 5 giorni per usufruire dello sconto del 30% sull’importo, credendo che questo sia sufficiente a chiudere la vicenda.
Questo è vero solo per i verbali che non prevedono la sanzione accessoria della decurtazione dei punti dalla patente di guida del conducente al momento della violazione.
Infatti per tutte le violazioni che prevedono la sanzione accessoria della decurtazione dei punti il proprietario del veicolo al quale viene notificato il verbale deve comunicare i dati del conducente al momento della violazione, per evitare di incorrere nella sanzione per l’omessa comunicazione dei dati.
Questa regola subisce un’eccezione, la comunicazione dei dati non deve essere effettuata quando la violazione viene contestata immediatamente dagli agenti (cioè quando il conducente viene fermato dagli accertatori). Infatti, in tali casi il conducente è individuato direttamente dagli agenti che procedono al fermo e quindi saranno gli stessi agenti a comunicare le generalità del conducente nei confronti del quale applicare la decurtazione dei punti dalla patente di guida.
Cosa succede se non si comunicano i dati del conducente
Come detto la comunicazione deve essere effettuata entro il termine di 60 giorni dalla data di notifica del verbale.
Se la comunicazione non viene effettuata oppure viene inviata oltre tale termine al proprietario del veicolo sarà notificato un secondo verbale – per l’omessa comunicazione dei dati del conducente – con un importo che può andare da 291 a 1166 euro (va precisato che la sanzione viene sempre emessa nella misura minore e che anche per tale tipologia di sanzione è possibile effettuare il pagamento in forma ridotta del 30% entro cinque giorni dalla notifica del verbale).
Come detto il verbale per l’omessa comunicazione dei dati del conducente viene emesso anche se la comunicazione viene inviata oltre i termini, ma il verbale viene elevato anche le comunicazione viene inviata nei termini ma incompleta.
Questo perché il legislatore ha equiparato una comunicazione incompleta ad un’omessa comunicazione dei dati.
In quali casi è possibile non comunicare i dati del conducente
Come affermato dalla Cassazione il proprietario può omettere di comunicare i dati del conducente quando il verbale principale, cioè il verbale che prevede l’obbligo di comunicare i dati, viene notificato oltre i termini (per le modalità di calcolo dei termini si rinvia a questo nostro articolo sul termine di notifica della multa).
In questo caso qualora l’accertatore dovesse comunque notificare il verbale per l’omessa comunicazione dei dati del conducente il proprietario del mezzo potrà presentare ricorso per ottenere l’annullamento di tale verbale.
E’, inoltre, possibile non comunicare i dati del conducente quandosi voglia evitare la decurtazione dei punti (ad esempio quando nel saldo sono rimasti pochi punti) o quando si voglia evitare l’applicazione della sanzione accessoria della sospensione della patente di guida.
In questo caso il destinatario del verbale può scegliere di non comunicare i dati e pagare il verbale per la mancata comunicazione dei dati al fine di evitare conseguenze sulla patente.
Tale meccanismo è stato ritenuto legittimo dalla Corte Costituzionale ed è quindi uno strumento utilizzabile da coloro che sono disposti a sostenere i costi della sanzione per l’omessa comunicazione dei dati del conducente.